Il fatto di non usare pesticidi e concimi chimici non basta: la fertilità biologica del suolo va preservata anche in altri modi. Abbiamo quindi iniziato a sperimentare l’utilizzo del cavallo da lavoro in sostituzione della motozappa e del motocoltivatore. Questo metodo non compatta il terreno, inoltre gli organi lavoranti degli attrezzi trainati dai nostri animali non creano suola di lavorazione e rispettano così processi biologici che si svolgono naturalmente nel terreno. Cerchiamo anche di sostituire l’uso del trattore con il ripuntatore per la fase del l’aratura, questo macchinario rispetta la vita del suolo perché la lavorazione è meno invasiva e più favorevole alla vita delle radici delle piante e dei microrganismi responsabili della fertilità del terreno.